x chiudi
Le precipuità del centro si identificano in due elementi: la villa storica degli Obizzi con il relativo parco e gli ampi slarghi demaniali, adiacenti al sito , attualmente utilizzati come piazza del mercato e per il parcheggio.
Il progetto nelle sue finalità principali tende a sviluppare una serie di interventi per dar corpo ad un’immagine collegata alla funzione socio-culturale del centro del paese.
Tutta la piazza è stata divisa in due parti: una molto ampia pavimentata di mq. 4300 circa destinata alle funzioni del mercato e per le feste pubbliche e l’altra punta rimanente destinata a giardino d’inverno e orto botanico.
Il complesso in vetro e ferro di questo giardino invernale fa da contrappunto e sfondo riflettente di Villa Obizzi e del suo parco. La struttura è concepita a blocchi prismatici con percorsi interni, fontana ornamentale , monumento al Donatore di sangue, verde autoctono ed esotico, spazi di relax e di ristoro, funzionanti di giorno e di notte, laboratori di ricerca applicata.
I locali tecnici di alimentazione energetica di questi spazi sono collocati nella nuova stecca edificata fronte piazza prevista parallela a via XVI Marzo.
Questo nuovo volume previsto nel progetto rimpiazza la demolizione di un edificio attualmente funzionale agli alloggi popolari prospicienti per una ricostruzione più ampia e articolata che preveda al suo interno i magazzini precedenti più ampi, i locali tecnici come già detto, un magazzino per attrezzature collegate al mercato e alle feste popolari e al piano primo locali a disposizione per le varie associazioni presenti nel paese. Lo sviluppo semplice, ma continuo ed allungato di questo piccolo edificio permette di costituire uno sfondo scenico ricco di presenze in sostituzione all’attuale stato dequalificante del muro degli attuali magazzini.
Per le altre due piazze il progetto parte dalla ristrutturazione del corpo sporgente dell’attuale biblioteca. L’intervento non mette mano alla struttura del vecchio palazzetto, ma direziona lo sforzo su un ampliamento a T dell’attuale corpo biblioteca, prolungato fino ad invadere le due piazze Matteotti e De Gasperi.
La trasparenza delle membrature, tipica dell’orto botanico, viene ripresa anche in questo edificio a conferma dei principi sopra esposti sulla leggerezza e l’indifferenza dell’architettura alla vista.
Lo spazio di risulta di queste due piazze è destinato a parcheggio e consiste di circa 120 posti auto.
Oltre agli asfalti per le strade e le aree parcheggio, sono previste pavimentazioni tipiche della zona: l’acciottolato per i punti di stazionamento e transito limitato e la trachite a fasce variabili per le piazze principali e gli slarghi.