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L’area oggetto di concorso si presenta come uno spazio delimitato e raccolto attorno all’emergenza della Chiesa Parrocchiale.
L’ambito d’intervento risulta caratterizzato dalla presenza di proprietari diversi e di estrazione eterogenea: la Parrocchia di Santo Stefano Protomartire di Farra di Soligo, il Comune ed in parte il Centro Policulturale di Farra.
Il fatto che più colpisce il visitatore che per la prima volta giunge a Farra di Soligo è la presenza incombente delle colline coltivate a vigneti che con il tipico andamento di morbide curve caratterizzano in senso inequivocabile lo skyline di questi ambienti.
Attualmente il paese in questo punto nevralgico del suo centro dispone di un sistema di due piazze staccate e non in comunicazione.
L’intento progettuale è stato quello di procedere alla redazione di una proposta utile al riordino ed alla razionalizzazione di tutte queste realtà perseguendo come obiettivo la correlazione visuale, formale ( scelta dei materiali ) ed al tempo stesso funzionale degli spazi.
Viene proposta la costruzione di nuovi volumi urbani intesa come occasione di riordino, razionalizzazione e recupero dopo demolizione di superfetazioni affastellate nel tempo.
In questo senso trova ragione la proposta di edificare un’architettura-passaggio nel punto di contatto tra il fianco della Chiesa e gli edifici di uso sociale, utile a colmare il dislivello tra i due spazi piazza ed a rendere percorribile pedonalmente la proprià sommità.
Per quanto riguarda la progettazione degli spazi esterni si è proceduto alla risagomatura del giardino antistante il sagrato, con recupero della siepe di bosso, del filare di tigli secolari e della pavimentazione in ghiaino. Con lo stesso criterio si è proceduto nel trattamento degli ambiti antistanti il Municipio, riutilizzando la pietra originale costituente l’attuale marciapiedi.