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L’obiettivo progettuale consiste nella “sovrapposizione” al tessuto esistente di un sistema compositivo a maglia ordinata, composto da elementi basilari ripetuti in base a precise regole di tracciato. Il sistema ordinato applicato sancirà collegamenti fisici e visuali tra ambiti cittadini scomposti e privi di elementi vivificatori di connessione.
In base a queste premesse, si individuano due diversi contenuti posti alla base del progetto con diversa valenza.
Da un lato si struttura l’area del Parco fluviale come riferimento nelle operazioni di tracciamento dell’impianto progettuale urbano di assi e linee direttrici di percorsi, nuova edificazione e spazi urbani aperti per aggregazione. In questo modo il progetto trasferisce il contenuto del parco fluviale all’interno della città, attraverso una riproposizione ragionata del verde autoctono ed un recupero nelle pavimentazioni di materiali presenti nell’alveo del Piave.
Dall’altro lato si sceglie di implementare il sistema attraverso l’impiego dell’arte come elemento formale sovrapposto e ripetuto, nell’ambito di uno specifico uso sociale della stessa, ossia come elemento rivitalizzatore e unificatore di contesti grazie al colore, alla materia ed allo sviluppo creativo apportato.
L’uso dell’arte si determina attraverso l’individuazione di siti dedicati alla sua contemplazione in diverse aree del paese, caratterizzate così dalla realizzazione di nuovi spazi-galleria o da aree all’aperto dotate di opportune infrastrutture architettoniche costituite da piazzole leggermente rialzate rispetto al piano delle pavimentazioni e dotate di accessori di seduta ed elementi illuminanti.
In questo modo si ipotizza di poter individuare Noventa di Piave come sede di un circuito tematico dell’arte, riconosciuto e ricordato per esibizioni artistiche in continua evoluzione e/o come riferimento esterno della Biennale d’arte di Venezia, già interessata allo stato attuale da collaborazioni sinergiche con siti esterni allo spazio dei Giardini.
Il connubio assurto come motivo fondatore del progetto tra i contenuti verdi del Parco fluviale ed il sistema dell’arte, trasposto nel binomio filosofico sostanza-forma, permette il verificarsi di sovrastrutture urbane nuove e leggere, flessibili alle circostanze e mai invasive rispetto all’esistente.