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Il progetto di restauro ha riguardato un intervento di ricomposizione volumetrica delle adiacenze e di ristrutturazione interna di un alloggio sito al piano terra del corpo di fabbrica della Rotonda di Levante.
Il progetto ha previsto azioni di consolidamento statico alle strutture murarie originali e specifiche operazioni mirate alla risoluzione del problema dell’umidità di risalita e più in generale all’isolamento ed all’impermeabilizzazione dell’involucro.
Dal punto di vista funzionale, si è proposta la demolizione di setti divisori interni non originali e si è provveduto a rimettere in luce un originale foro arcuato a sesto ribassato rinvenuto sotto intonaco. Dal punto di vista formale, l’intervento di demolizione consente la realizzazione di un locale unico, a luce passante, maggiormente suggestivo e sicuramente più consono a rappresentare il processo di sedimentazione storica e modificazione architettonica caratterizzanti il fabbricato.
Per quanto concerne il trattamento superficiale delle pareti interne, si è optato per l’alternanza della rasatura a calce su fondo in intonaco a coccio pesto, lasciando porzioni di intonaco a vista, secondo un disegno basamentale programmato. In alcuni casi sono stati riportati alla luce tratti di muratura originale in mattoni pieni, previo intervento di sabbiatura leggera e idrolavaggio.
Il pavimento ricostruito è in pastellone di coccio pesto. Le pareti divisorie di nuova costruzione nell’adiacenza sono state realizzate in struttura sandwich in legno di abete con porzioni di sopraluce in vetro trasparente e casse porta in profilo metallico a ridotto spessore. L’obiettivo progettuale prefissato era quello di mantenere l’integrità di lettura del muro settecentesco della Rotonda, apprezzabile in questo modo per il suo caratteristico andamento curvilineo.